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Il mal d'orecchie non è un disturbo solo invernale, può colpire anche in estate quando si passa più tempo in acqua, al mare o in piscina.
L’infiammazione dell’orecchio, in questo caso, è chiamata otite esterna, ha origine batterica ed è causata da un ristagno d'acqua nel condotto uditivo esterno.
L'otite esterna può colpire chiunque, ma è tendenzialmente più frequente nei bambini.
In alcuni casi il mal d'orecchio non è causato da un'otite, ma da un più banale tappo di cerume che, se bagnato, aumenta il proprio volume procurando dolore.
In altri casi la sensazione di "orecchie piene" dopo che il bambino è andato sott'acqua può essere dovuta semplicemente al rapido cambio di pressione.
I primissimi sintomi sono in genere il prurito e la sensazione di orecchio ovattato.
A questi si aggiunge il dolore e a volte anche delle secrezioni.
La prima cosa da fare in presenza di un'otite esterna è evitare, almeno per qualche giorno, di far entrare altra acqua nell'orecchio.
In caso di dolore all'orecchio o di presenza di secrezioni occorre sicuramente rivolgersi al pediatra, che valuterà la situazione e il trattamento da seguire.
Quando diagnosticata tempestivamente l'otite in genere si risolve nell'arco di 5-10 giorni.
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