Acufene: a volte può essere legato alla mandibola. Cosa fare in questi casi

Acufene: a volte può essere legato alla mandibola. Cosa fare in questi casi
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L’acufene è una condizione che, ogni giorno, interessa milioni di persone in tutto il mondo. Benchè diffusissimo, molti non conoscono tutte le sue cause, credendo sia solo un problema di tipo acustico, dovuto a traumi o patologie dell’orecchio. In realtà, la condizione può anche essere correlata a disfunzioni dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM). Se soffri di acufene e contemporaneamente avverti dolore, scrosci o difficoltà nell'apertura e nella chiusura della bocca, il disagio potrebbe essere sostenuto da un problema di salute della stessa. Acufene e mandibola: ecco come intervenire in modo delicato, ma efficace, per migliorare la propria qualità di vita.

Cos’è l’acufene?

L’acufene, scientificamente noto anche come tinnito, è un disturbo dell’orecchio che si manifesta con un fischio o sibilo acuto, seppure non vi siano rumori esterni a causarlo. Si tratta di un fenomeno che può avere cause endogene o esogene all’organismo. Benchè le più comuni siano le patologie dell’orecchio - come la presenza di cerume, di otiti, di corpi estranei, l’ipoacusia o il neuroma acustico vestibolare - molti non sanno che la condizione può anche essere collegata allo stress, alla malattie di Ménière, a contratture muscolari e problematiche a livello dell’articolazione temporo-mandibolare.

Andiamo più a fondo del legame tra acufene e mandibola

L'ATM è l'articolazione che connette la mandibola all'osso temporale del cranio, situata proprio davanti all'orecchio. È una delle articolazioni più complesse del corpo umano, responsabile di movimenti essenziali come masticare, parlare e sbadigliare. A causa della sua vicinanza all'orecchio e della complessa rete di nervi e muscoli che la circondano, un malfunzionamento del sistema mandibolare può avere ripercussioni anche sulla percezione uditiva.

Quando ciò accade, le disfunzioni dell'ATM (o TMD - Disturbi Temporo-Mandibolari) possono manifestarsi in vari modi, con l'acufene che è uno dei sintomi meno conosciuti, ma, al tempo stesso, parecchio diffusi. 

Ecco alcune delle cause che possono portare a una disfunzione dell'ATM e, di conseguenza, all'insorgenza o al peggioramento dell'acufene:

  • Bruxismo e serramento dentale.
  • Malocclusione. 
  • Traumi. 
  • Stress.
  • Artrite e condizioni degenerative.

L’acufene collegato alle disfunzioni mandibolari, può diventare anche parecchio invalidante, fino a compromettere la qualità di vita di chi ne soffre, limitandone il riposo notturno e le interazioni sociali. Tuttavia, rispetto al passato, è oggi possibile individuare la condizione con molta più facilità, per escluderla con i dovuti rimedi, e migliorare la qualità di vita del paziente.

Come capire se il tuo acufene è direttamente collegato alla mandibola: i sintomi più comuni

Se il tuo acufene è direttamente collegato alla mandibola e a una delle sopra citate disfunzioni, potresti riscontrare uno o più dei seguenti sintomi:

  • Fischio, spesso unilaterale, in genere nell'orecchio più vicino all'ATM interessata. Può peggiorare durante la masticazione, lo sbadiglio o il movimento della mascella.
  • Dolore mandibolare, che può irradiarsi anche all'orecchio, al viso, al collo e alle tempie.
  • Difficoltà nell’apertura e chiusura della bocca, con senso di blocco e movimenti limitati.
  • Rumori a livello mandibolare, come scrosci, click o sfregamenti quando si muove la mandibola.
  • Mal di testa e cefalea tensiva, soprattutto a livello delle tempie.
  • Vertigini. 
  • Sensazione di orecchio pieno od ovattato.

Acufene da mandibola, come comportarsi in questi casi e quali sono i rimedi più utili

Se sospetti un legame tra il tuo acufene e la mandibola, è fondamentale non sottovalutare i sintomi e consultare subito i giusti professionisti. L'approccio più efficace è solitamente multidisciplinare e può coinvolgere diverse figure.

1# Otorino 

È il primo specialista da consultare per escludere cause otologiche dell'acufene e valutare la funzione uditiva.

2# Gnatologo 

È l’odontoiatra specializzato in disturbi dell'ATM, che potrà valutare l'occlusione, la mobilità dell'articolazione e l'eventuale presenza di bruxismo o serramento, predisponendo le giuste terapie. Di solito è contemplato l’uso di un bite su misura per riposizionare la mandibola, ridurre la tensione e il fischio.

3# Fisioterapista e Osteopata

Attraverso tecniche manuali ed esercizi mirati, possono aiutare a rilasciare le tensioni muscolari del collo, della mascella e del viso, migliorando la mobilità dell'ATM e alleviando il dolore e l’acufene.

4# Psicologo o Psicoterapeuta

Se lo stress è un fattore scatenante del bruxismo o del serramento mandibolare, o se l'acufene sta avendo un impatto significativo sul benessere psicologico, la gestione dello stress e l'apprendimento di tecniche di rilassamento possono essere molto utili.

In linea di massima, la cura per l’acufene dovuto all’ATM non può che partire dal ripristino del corretto funzionamento della mandibola. Il tinnito è, infatti, in genere trattato con la risoluzione della patologia medica che ne è alla base.

Un'attenta diagnosi e un approccio terapeutico personalizzato sono la chiave per affrontare efficacemente questa condizione, migliorare la qualità della vita e ritrovare il silenzio perduto.

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Dal dottor Andrea Cirignola – Audioterapista, esperto di Tecniche Audioprotesiche, TRT e di Valutazione della Funzionalità Uditiva – ai colleghi Mattia Secomandi – Osteopata – ed Erika Zambelli – Psicologa clinica e relazionale. Lavorando in modo sinergico e completo su organo uditivo, funzionalità articolare, mandibolare e dei muscoli miofasciali, oltre che l’impatto emotivo che un simile fenomeno può avere su chi ne soffre, è possibile curare davvero l’acufene, eliminandone i sintomi e ritrovando il tanto auspicato silenzio.

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